null Il Feudo
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Il Feudo

Il territorio

Murlo (Murlo, Siena)
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Il progetto

Il nome “Il Feudo” è un chiaro richiamo storico al feudo vescovile e allo scudo medievale, che ha al suo interno due mani (di donna e di uomo) che si stringono simbolicamente con forza, con i colori (bianco, rosso e giallo nero) che richiamano i colori delle associazioni sportive del territorio. La Cooperativa di comunità Il Feudo è stata costituita da abitanti di Murlo, un insieme di persone giovani e meno giovani che amano il loro territorio e desiderano rimanerci, combattendo con forza lo spopolamento dovuto alla crisi economica che ha investito questi territori dopo il 2008. La cooperativa ha al suo interno diversi componenti militanti in associazioni locali e , proprio per questa appartenenza, agisce essa stessa da collante tra le associazioni e la comunità locale.
murlo

Il progetto “Treccolone 2020” promuove tutta una serie di iniziative di vicinanza e prossimità nei confronti dei cittadini con maggiori difficoltà residenti in frazioni diverse da Casciano a Vescovado e in particolare sono attività rivolte nei confronti della significativa presenza di anziani nelle frazioni più remote. La popolazione sparsa rappresenta più del 45% del totale dei residenti di questo territorio.

Nelle frazioni e nelle diverse case sparse del territorio sono, infatti, notevoli le problematiche relative alla mobilità e per questo motivo, il progetto intende sviluppare e gestire un servizio locale di “navetta” per il trasporto di persone e merci, con l’allestimento di due automezzi per usi differenziati di trasporto. 

Il servizio di trasporto sarà accompagnato da una APP di geo-localizzazione e servizio prenotazione con messaggistica istantanea, garantendo così una sorta di “pronto intervento” della mobilità.

Il nome del progetto Treccolone 2020 prende il nome dai “treccoloni”, venditori ambulanti che, prima col “barroccio” poi con mezzi meccanici, si spostavano in questi territori per acquistare alimenti e vendere beni di prima necessità, rispondendo anche per altre disparate necessità.

La cooperativa Il Feudo, proprio con questo progetto, si caratterizza per la differenziata offerta di attività e servizi , tra questi si propone il recupero degli spazi esterni in stato di abbandono, terreni coltivati e uliveti, che con la costante diminuzione del lavoro agricolo e del bosco negli ultimi sessanta anni, ha visto un incremento delle aree boschive e un deperimento della rete viaria ,un tempo gestita da chi usufruiva dello stesso lavoro dei campi. Si propone,inoltre, un servizio di controllo e vigilanza nei punti attrezzati ad uso pubblico, come nelle aree della Stazione FS de La Befa e delle Terme di Petriolo con funzione accessoria di accompagnamento escursionistico, o si contribuisce in servizi multidisciplinari di decoro pubblico.
Sempre sul tema anziani, oltre ai servizi di mobilità, il progetto offre supporto alle associazioni di volontariato nel loro lavoro di aiuto alle persone fragili e nell’organizzazione di attività ricreative e, ancora, offre la gestione di alcuni servizi di funzionamento del nuovo centro diurno per anziani autosufficienti.

Il territorio

Murlo (Murlo, Siena)

Murlo si estende su un vastissimo territorio collinare (114 kmq), formato da 5 frazioni (Bagnaia, Casciano, La Befa, Montepescini e Vescovado), posto tra la valle della Merse e la Val d'Arbia, confinando e in parte inglobando le Crete senesi.

Il paesaggio presenta colline alte e boschive sul versante del fiume Merse, verso la Maremma grossetana, mentre sul versante del fiume Arbia, le colline sono basse e più morbide, espressione del tipico paesaggio delle crete senesi.

Le ampie zone coltivate ad oliveto, a grano, o a cereali, si alternano a zone boschive di leccete, a zone più brulle a pascolo, o con vegetazione bassa arbustiva, fortemente influenzata dall’esposizione e dal substrato litologico.

La storia locale è strettamente legata a quella del locale feudo vescovile, governato dai vescovi di Siena, per circa 600 anni, dal 1189 al 1778. 
Murlo ha una struttura urbanistica fortificata, tipica del periodo medievale, la collocazione circolare delle case che racchiude e protegge il centro, rievoca l’antico giro di mura, da cui emerge il Palazzo Vescovile (“Palazzone”) , oggi sede del Museo Archeologico contenente reperti etruschi locali.

La pianta di Murlo, così come appare oggi, testimonia le trasformazioni avvenute alla fine del ‘500 dopo la caduta della Repubblica di Siena e rivela la struttura del castello con le mura sovrastate da piccole abitazioni che circondano, oltre al Palazzo Vescovile fortificato, anche l’edificio delle carceri, due piazze e la cattedrale di San Fortunato .

La pianta urbanistica dei borghi con resti di cinta muraria, strade tortuose e spesso molto strette, insieme alla posizione geografica, sono testimonianza del periodo feudale medievale; questi nuclei abitati sono caratterizzati da collocazioni in punti strategici di avvistamento come lo stesso borgo di Murlo, che, piccolo e isolato, è posto su un colle dominante il torrente Crevole.

La cooperativa

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