Perché le Cooperative di Comunità

Le Cooperative di Comunità sono un modello di innovazione sociale in cui i cittadini di una comunità si organizzano per essere produttori e fruitori di beni o servizi, favorendo sinergia, occasioni di crescita e coesione all'interno di una comunità. Mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni, le cooperative di comunità sono in grado di rispondere a molteplici esigenze di mutualità. Negli ultimi anni questo particolare tipo di cooperativa si è diffuso anche in Toscana, grazie all’impegno della Regione, che in applicazione delle linee guida contenute nel Libro Verde #CollaboraToscana ne ha supportato la costituzione attraverso due bandi ed una legge approvata nel 2019.

Gli interventi a sostegno delle cooperative di comunità si iscrivono all’interno della più ampia politica regionale di supporto alle pratiche ispirate al principio di governance collaborativa, avviata nel 2016 con il percorso di co-progettazione #CollaboraToscana. Da quel percorso, che ha coinvolto esperti, comunità ed enti locali, è scaturito un Libro Verde traccia l’agenda regionale in materia di politiche collaborative. Il Libro Verde contiene infatti una mappa delle politiche pubbliche regionali da mettere in sinergia e una proposta di obiettivi, azioni e misure, individuate attraverso il percorso di ascolto e co-progettazione, da mettere in campo ai diversi livelli per massimizzare le opportunità e limitare rischi e criticità delle pratiche che si sviluppano in questo ambito, secondo un approccio “solidale”.

È su questa base che la Regione Toscana nel 2018 ha emesso un avviso rivolto a cooperative di comunità esistenti o da costituire che intendessero promuovere attività, servizi e iniziative per arrestare il fenomeno dell’abbandono di borghi e comunità delle aree interne della regione. Con il bando, la Regione ha messo a disposizione 1 milione di euro, attraverso il quale finanziare forme di economia collaborativa indirizzate a dare risposta a nuovi bisogni sociali attraverso un approccio mutualistico e cooperativo, creando reti e legami di comunità e, insieme, proponendo interventi innovativi, attenti alla sostenibilità e alla tutela ambientale.

Delle oltre trenta proposte presentate, ne sono state selezionate e finanziate 24 sparse su tutto il territorio regionale (vedi mappa); tra queste vi sono progetti di recupero e valorizzazione di beni comuni dismessi, promozione turistica, accoglienza diffusa, attività culturali o commerciali, tutela ambientale, riscoperta di produzioni locali, ecc.

Le cooperative selezionate hanno avviato la propria attività nei primi mesi del 2019, supportate da un secondo percorso di accompagnamento promosso dalla Regione Toscana e finalizzato ad accompagnare, formare e monitorarne il percorso evolutivo, in modo da valutare l’adozione di strumenti di policy necessari al superamento di eventuali criticità riscontrate in questo percorso sperimentale.
È in questo contesto di ascolto e reciproco confronto che nel novembre 2019 la Regione ha approvato la nuova legge regionale sulle cooperative di comunità, che modifica la legge regionale n.73/2005 sistematizzando le politiche a supporto di questo particolare strumento di coesione e sviluppo territoriale. La Regione ha infatti previsto nuovi e ulteriori stanziamenti (2019-2020) finalizzati alla nuove cooperative di comunità, o al consolidamento di quelle esistenti, come testimonia il bando pubblicato alla fine dicembre 2019 .

Ed è proprio per rafforzare ulteriormente gli strumenti a sostegno della cooperazione di comunità che nel gennaio 2020 Regione Toscana, Anci Toscana, centrali cooperative e le stesse cooperative di comunità esistenti sul territorio regionale hanno sottoscritto un Protocollo, che segna la nascita di una rete capace di darsi obiettivi comuni e un piano di lavoro condiviso.

Immagine cooperativa