Il territorio, dominato dal Monte Falterona, è caratterizzato per oltre il 70% da paesaggio montano, coperto prevalentemente da boschi di faggi, querce e castagni, con una ridottissima presenza di colture intensive come vite, seminativo,o olivi.

La diffusione di prati-pascoli è legata all'allevamento del bestiame, che rappresenta la seconda risorsa agricola del territorio.

Tutto il Mugello è conosciuto come zona di produzione del prelibato marrone mugellano riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta. La pianta del marrone è stata per secoli un’importante risorsa economica, ha permesso la sopravvivenza in questi aspri territori. La sua coltivazione, che risale ai tempi medievali, ha costituito, fino alla fine degli anni '50, un'importante e insostituibile fonte alimentare e di reddito per le popolazioni locali, tanto da far meritare al castagno l'appellativo di "albero del pane". Il cambio delle abitudini alimentari aveva< visto quasi sparire la coltivazione della castagna, ma dalla fine degli anni '80 si sta assistendo ad una diffusa ripresa di questo settore.

Negli ultimi anni si è visto, inoltre, il diffondersi di aziende agrituristiche e di circuiti turistici legati alla valorizzazione dell’ambiente montano, al turismo lento accompagnata dall’offerta di iniziative del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Nella frazione Castagno d’Andrea, paese natale del pittore Andrea del Castagno, sorge il Centro visita “Monte Falterona”, uno delle undici strutture del Parco, punto d’informazione per i turisti, con una funzione di conoscenza del territorio da un punto di vista storico, naturalistico e geologico.

L’impianto urbanistico di tipo medievale del paese si è gradualmente formato intorno all’Abbazia benedettina del secolo XI, dedicata a San Gaudenzio, un eremita ritiratosi nelle montagne per condurre una vita di preghiera. La chiesa abbaziale è un considerevole esempio di architettura romanica, contenente pregevoli opere d’arte.

Nella seconda guerra mondiale tutto il territorio di San Godenzo si trovò investito dalla famosa Linea Gotica, l’esercito tedesco si attestò per lungo tempo di fronte agli eserciti alleati che avanzavano, con disastrose conseguenze, la distruzione di quasi tutte le case del paese costrinse molti abitanti a spostarsi in Romagna con un conseguente spopolamento del paese.