La cooperativa opera su alcuni comuni della piana lucchese (Lucca, Camaiore, Massarosa, Capannori) ed altre aree contigue fino a Viareggio, caratterizzata come quasi tutta la Lucchesia da colture agricole diffuse in un clima relativamente mite, con verdi colline a ridosso delle Alpi Apuane coperte di boschi(leccio, alloro, ginepro, pino marittimo), di olivete e frutteti.
La pianura percorsa dal fiume Serchio, che contribuisce a rendere un'area umida, è costellata da parchi, ville storiche, antichi borghi e da chiese di origine romanica.
 

Nella zona è possibile trovare piccoli agglomerati di case, dette “corti” (per i romani questo termine indicava l'aia della villa o della fattoria, mentre nel medioevo curtis indicava un insieme di edifici e di territori adiacenti ad una proprietà rurale) che a partire dal XIII-XIV secolo, svolgevano un ruolo fondamentale per le diverse attività economiche della vita contadina, spesso povera, che basavano la sua attività economica sull'agricoltura e su una fitta rete di scambi commerciali.
Queste corti vennero all'inizio a formarsi soprattutto attorno alle chiese e alle ville dei nobili, da cui entrambe dipendeva la proprietà dei terreni agricoli.
Ad ogni corte corrispondeva un unico pozzo, un aia, stalle, fienili, erano spazi condivisi che contribuivano a creare un clima di collaborazione e di aiuto reciproco tra i componenti della comunità.
 

Oltre al settore turistico, molto diffuso sulla costa, l’economia moderna del territorio si è fondata principalmente su imprese manifatturiere medio piccole di settori come il tessile, il cartario, o il lapideo, settori che spesso sono causa di stress e criticità ambientali e che oggi subiscono una forte crisi economica. Da questo insieme di problematiche ambientali e socio economiche, nasce la consapevolezza di reinvestire in uno stile di vita diverso, rispettoso delle persone e dell’ambiente, in nuove modalità di sviluppo economico, che riporti al centro l’agricoltura e le tradizioni culturali contadine.