E’ un piccolo borgo popolato da un numero esiguo di famiglie poco più di 170 famiglie con circa 400 abitanti, che sorge in una zona molto fertile e ricca di boschi di castagni.

L’aspetto del paesaggio è quello dell’alta collina: folti boschi di castagni, terreni seminativi e vasti prati . Il paesaggio campestre è caratterizzato da un sistema di terrazzamenti costruito dall’uomo per rendere coltivabili i pendii. Oltre alla raccolta delle castagne è diffusa la coltivazione del farro.

Filicaia, come Camporgiano, si trova sulla Via del Volto Santo, un ramo della Via Francigena. È il percorso montano di quel fascio di strade che univano la Lunigiana alla Garfagnana e quindi a Lucca, meta del pellegrinaggio medievale per la devozione al Volto Santo, il crocifisso ligneo esposto nel Duomo di Lucca.

La Via del Volto Santo era una direttrice viaria medievale, che univa Roma alla Francia. Il borgo ha un impianto urbanistico medievale ed è menzionato per la prima volta nel 1175, come possedimento delle Monache di Santa Giustina di Lucca. Filicaia viene anche ricordata nella bolla papale di Alessandro III del 1168.

Nel paese si trova Villa Turri con il suo parco, ornato con piante monumentali e un giardino all'italiana.