null Radicondoli

Il territorio

Radicondoli (Radicondoli, Siena)

Il comune di Radicondoli si estende per 132 km quadrati nella Val d'Elsa 
Il borgo centrale si erge su una rocca circondata da boschi di querce e due valli disegnate  dai fiumi Cecina e Feccia. Nel territorio ci sono riserve naturali come quella  di Palazzo Cornacchia e quella Cornate- Frosini e boschi ricchi di biodiversità ( Le Carline e  La Selva ).
La  bassa densità abitativa in un territorio così vasto,  si unisce al fenomeno di spopolamento progressivo che si è sviluppato a partire dal dopoguerra e che oggi conteggia il numero degli abitanti su un numero poco più superiore a  900.

Il territorio è caratterizzato da piccoli centri con un impianto urbanistico medievale come il centro  di Radicondoli o il borgo di Belforte, muniti di cinta muraria e un asse viario principale, intersecato da stradine trasversali, alle cui estremità si aprivano le porte di accesso . A Radicondoli la cinta muraria è stata più volte ricostruita e rimane ben poco della sua originaria struttura realizzata all’inizio del XIII, ma ne resta comunque ancora distinguibile il  perimetro ellittico. E’ visibile  anche la porta cittadina, Porta Olla, che si trova nel tratto sud delle mura ed è caratterizzata da un arco a tutto sesto sormontato da una struttura con beccatelli.

Il castello di Radicondoli sul poggio detto di San Cerbone, insieme a quello di Belforte furono edificati nei primi anni del 1200, appartennero  ai conti Aldobrandeschi di Sovana e di Santa Fiora per poi passare  sotto il dominio della repubblica di Siena intorno al 1230. Il castello di Radicondoli e le sue mura ebbero il massimo sviluppo proprio tra la prima metà del Duecento e la metà del Trecento.

Visibili nel borgo alcune  trasformazioni con rialzamenti di palazzi  e nuove edificazioni tra la metà del 1500 e la metà del 1600  quando i territori erano sotto il dominio del Granducato di Toscana, passaggio sancito dal giuramento di  sottomissione a Cosimo I° dei Medici nel  1554.
Negli anni successivi ci fu un lungo periodo di decadenza che terminò con una moderata ripresa delle attività produttive correlate alle risorse boschive e un misurato innalzamento demografico.
Alla fine del Settecento e nel corso dell’Ottocento, in epoca leopoldina, furono realizzati numerosi edifici all’interno del paese e furono potenziate e meglio organizzate le tenute agricole del territorio.

Radicondoli soffre storicamente di spopolamento, ma le sue naturali risorse rendono attrattivo il territorio a livello internazionale come dimostrato dal flusso turistico e dalla presenza di popolazione  straniera residente, pari al 18,5% del totale dei residenti, proveniente anche dai territori ricchi del Nord Europa.

La cooperativa

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