null Palazzuolo sul Senio

Il territorio

Palazzuolo sul Senio (Palazzuolo sul Senio, Firenze)

Natura, Cultura e Genuinità
Nel cuore dell'Appennino tosco romagnolo, Palazzuolo è una perla di bellezze naturali, ricca di arte, cultura e antiche tradizioni popolari. 

Questo borgo medievale, annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia”, incastonato in  un magnifico paesaggio collinare, d’estate attira residenze estive per l’aria fresca e d’inverno si imbianca donando ai suoi vicoli stretti e acciottolati un tono seducente. 
Palazzuolo offre al visitatore un'esperienza unica: passeggiare fra le vie accompagnati da cultori locali che raccontano storie e curiosità in “Storivicoli”, sedersi su una panchina, sorseggiare un caffè per vivere la quotidianità semplice dei suoi abitanti.
In questo paese di confine la popolazione si racconta da secoli tramite l'arte permeata da suggestioni mutuate dallo scambio culturale che da sempre contraddistingue il territorio.

L’iconico Palazzo dei Capitani, palazzo del XIV secolo sulla cui facciata esterna sono murati stemmi nobiliari di vicari e capitani della Repubblica Fiorentina, ospita due piccoli musei con un patrimonio materiale ed immateriale prezioso: il Museo Archeologico dell’Alto Mugello e il Museo delle Genti di Montagna. 

Il Museo Archeologico, detentore della storia stratificata ed identificativa di questa area, ospita reperti di ogni epoca. Degno di nota è il famoso pugnale “cinquedea” una daga di lusso particolarmente rara risalente agli ultimi decenni del XV secolo.  
Il Museo delle Genti di Montagna, invece, racchiude la memoria della civiltà contadina del secolo passato. 

Terra liminare di commerci, a testimonianza della rilevanza che sin dal XIV secolo i mercati ricoprivano in questo territorio, il cinquecentesco palazzo Bianconcini Strigelli, sede dell'antico mercato, offre un'esperienza di viaggio nel tempo. Sotto il porticato medievale, ci si imbatte in un'edicola cinquecentesca, da cui occhieggia un irreale maestro Yoda, opera scultorea dedicata a Tito Chini (1898-1947). Poliedrico artista, grande interprete dello stile liberty, Tito Chini ha lasciato a Palazzuolo sul Senio molte testimonianze: sue le magnifiche formelle della via crucis esposte nell'oratorio di S.Antonio che domina il paese. Altro splendido esempio di stile liberty e déco è la cappella in onore dei caduti della prima guerra mondiale e la Cappella Strigelli. L’itinerario “A spasso con Tito Chini, artista poliedrico fra liberty e déco, fa scoprire le sue opere e la bellezza nella
quotidianità della vita del paese.
Palazzuolo fu luogo di rifugio per Garibaldi durante la sua fuga, mentre nell’antica Villa di Gruffieto, furono ospitati sia l’umanista e patriota Gaspare Finali, che il grande poeta Dino Campana, che traeva ispirazione per le sue poesie da queste montagne.
Fra i suoi personaggi illustri figura Maghinardo Pagani da Susinana, condottiero medievale, ghibellino in Romagna e guelfo in terra fiorentina. Incontrò Dante Alighieri, che nella Divina Commedia  lo definì “Il lioncel dal nido bianco che muta parte da la state al verno”.
Morto nel 1302, la leggenda vuole che sia sepolto nella chiesa di Susinana con l’abito vallombrosano e una spada d’oro, nel punto esatto colpito dai raggi del sole il primo giorno di primavera allo scoccare del mezzogiorno.
Nello stemma di Palazzuolo sul Senio c’è un castello con una donna: è Marzia Ordelaffi, nata Marzia degli Ubaldini, detta Cia (1317-1381) nipote abiatica del celebre Maghinardo Pagani. Da lei prende il nome la Cooperativa di Comunità locale: Cia è fra le più note figure di donne combattenti della storia d’Italia, oggi simbolo di coraggio e resistenza in queste terre.
Il fiume Senio offre ponti tra gli opposti: tra boschi e palazzi trecenteschi, antico e contemporaneo. Dalla Biblioteca comunale affrescata di piazza Strigelli a "E50035 - aspettati l’inaspettato", la mini galleria d'arte contemporanea ricavata dall’ ex-edicola di giornali in disuso, simbolo di rigenerazione urbana a carattere culturale. Spazio di cultura, incontro e progettualità comunitaria. Contenitore delle idee più disparate,  ospita mostre temporanee ed eventi culturali, ed è parte di Trans Europe Halles, importante network europeo di centri culturali.

Peculiare, fra la natura incontaminata, “Ti prego - alla scoperta di arte ed architetture nascoste”, un percorso che porta alla scoperta di luoghi di culto e architetture nascoste attraverso itinerari di approfondimento, percorsi didattici e turistici che si snodano fra chiese di campagna, costruzioni deserte, piccoli borghi rurale e leggende popolari. Questi percorsi di slow tourism,  di alto valore storico artistico e naturalistico, sono volti  a riscoprire una Toscana più autentica ed esperienziale, ponendo l’attenzione sulla sostenibilità ambientale e sociale. I percorsi sono promossi anche con l’utilizzo di eBike a noleggio, un modo per rispettare l’ambiente, ma anche per avvicinarsi alla riscoperta del silenzio, in silenzio.

Il placido letto del Senio disegna una geografia morbida ed accogliente, forte ed allo stesso tempo lenta. Proprio come il tipo di accoglienza che Palazzuolo offre al turismo attraverso l’innovativo percorso turistico Vie di Dante. Cammini, itinerari percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo: la vacanza slow trova in Palazzuolo sul Senio il territorio perfetto. A Palazzuolo il tempo si ferma per potere godere delle piccole cose; lasciarsi affascinare dal colore dei boschi o rapire dal rumore degli scarponi sul sentiero, è possibile. 
“La Natura è grande nelle grandi cose, ma è grandissima nelle piccole”, scriveva Plinio il Vecchio: a Palazzuolo sul Senio è proprio la grandezza delle piccole cose a creare la magnificenza del panorama e la piacevolezza dello stile di vita.


 

La cooperativa

Condividi